Il sentiero Tobia

Evento del 28 Giugno 2020

Editoriale di Vincenzo De Rosa

Foto di Zalina e Francesco “Simba”

Narrami, o Musa, di un grande Presidente,
Armando Rossi, che dappertutto i suoi bikers ha portato
A conoscere del mondo gli anfratti più remoti”

Questo esordio l’ ho preso a prestito , non senza una buona dose di faccia tosta, da un Poeta, tal OMERO, che sembra fosse stato cieco ma che di viaggi ed Odissee pare se ne intendesse non poco. I bikers sono un po’ i romantici del terzo millennio: l’ eterno andare alla ricerca di nuovi luoghi, di nuove sensazioni assume il significato di un’ incessante ricerca di se stessi che ha un nome del tutto speciale: la smania dell’ “altrove”. In definitiva tutto il nostro umano essere si potrebbe immaginare, in questa prospettiva, come un “infinito viaggiare”.

Dopo la spedizione di Romagnano il nostro Armando “Ulisse” Rossi ha condotto i suoi seguaci, vecchi e nuovi, in una zona che io non avevo mai visitato : il Matese.E così ci ritroviamo il gruppo dei soci storici fra i quali ho l’ ardire di annoverarmi, all’ area di San Nicola, direzione nord.

Con l’ unica eccezione di Frank Maglione, ci siamo quasi tutti … con una simpatica “rentrée”: Mimmo Lubrano Lavadera da me affettuosamente chiamato Don Mimì. Si notano volti nuovi di potenziali soci dei quali però colpevolmente ora non ricordo il nome …sapete com’ è… l’ età è una tiranna spietata!

Si parte. Uscita a Caianello ed entriamo subito in argomento. Un breve passaggio per San Leucio, borgo industrioso del Regno delle Due Sicilie e si comincia a salire.
È una zona montuosa ricca di storia. Antichissime civiltà hanno abitato questo luogo… in tempi più recenti ha dato rifugio ai ribelli lealisti ed antifrancesi oltre che agli anarchici di fine 800.

Si incomincia, in una giornata di sole che sembra un regalo dell’ Altissimo, a salire verso la montagna. L’ aria si va facendo più fine è le curve di montagna più invitanti. Una piegata dopo l’ altra incomincia il dolce naufragare nel dondolio dei tornanti, il rombo delle riprese… insomma la cosa si fa davvero interessante.
Breve sosta a Piedimonte Matese. Un ottimo caffè ed una bevuta di acqua di fonte e si riparte. Saliamo ancora e ci ritroviamo davanti ad un’ incantevole distesa azzurra: il lago di Letino.

Ci scegliamo un posto per il picnic di rito (a proposito complimenti alle girls del gruppo che lo hanno preparato) che sembra essere uscito pari pari dall’ Arcadia dell’ antica Grecia. Un prato verde, un ruscello di acqua freschissima fanno da cornice alla nostra sosta culinaria. La voglia di stare insieme è tanta… lo spontaneismo domina.
Restiamo lì fino a circa le ore 16 quando decidiamo di ripartire. Ci attende un’ ultima tappa: Castelpetroso e la chiesa dell’ Addolorata.

Lo stile è quel gotico pugliese che spinge lo spirito umano a toccare la faccia dell’ Altissimo.
“The time is out of joint” …il tempo e scaduto. È’ ora di tornare a casa. Il vostro ( e stavolta non unico ) blogger intraprende la via del ritorno. Alla prossima!

Il sentiero Tobia

Evento del 28 Giugno 2020

Editoriale di Pierluigi e Giovanna

Foto di Zalina e Francesco “Simba”

Come si dice? Il mattino ha l’oro in bocca. Ed io e Piero lo sappiamo: infatti, l’appuntamento è alle 9.30 e noi ci siamo svegliati tardi! Ma in sella alla nostra Honda, mentre acceleriamo per non tardare, non ci torna alla mente solamente il richiamo del presidente con il suo “In Moto”; pensiamo che stiamo raggiungendo un gruppo che non ti lascia mai indietro, che ti accoglie e coinvolge, non facendoti mai sentire “in ritardo”.

Circa alle 10, all’autogrill di San Nicola, 16 moto partono: direzione Molise. La prima sosta la impongono caffè e cornetto. La colazione è fatta nella bella cornice della piazza di Piedimonte Matese e l’occasione è ottima per dare il benvenuto ai nuovi soci.

Si riparte. Organizzati e guidati da puntuali Staffette e recuperati al bisogno da un eccezionale Simba nel ruolo di Scopa, raggiungiamo il Matese. Qui, mentre percorriamo una strada ricca di splendide curve e tornanti, ammiriamo i meravigliosi laghi del Matese e di Letino.

Ore 14 circa, dopo un parcheggio “adventure” presso il lago di Letino, brindiamo con il prosecco di Giovanni e dichiariamo aperto il banchetto. Ognuno ha portato qualche leccornia da condividere con l’altro, nello spirito targato IMBCN.

Tra un brindisi ed altri cento, c’è chi si trova a mettere a mollo i piedi e chi fa fare un bagno al casco! Il salvataggio del presidente è provvidenziale, perché tuffandosi prontamente, salva casco e passeggiata dei nostri nuovi soci e amici.

Ore 16.30, ci lasciamo alle spalle un’oasi incontaminata, faticando ad abbandonarne la brillantezza del verde e la trasparenza dell’acqua.

Di nuovo tutti in sella. Percorriamo altre curve in direzione Isernia e d’improvviso, in lontananza, si materializza – incastonato nel verde della collina molisana – l’imponente Santuario di Castelpetroso. Non possiamo fare a meno di fermarci lungo la strada per rubare qualche scatto. Simba, prontamente, ci rimette in riga e raggiungiamo l’ingresso della chiesa. La sua visita ci lascia sorpresi.

Sono le 19 e ci separano da casa un po’ di chilometri, ma la voglia di stare insieme è ancora tanta. Optiamo per un apericena “al solito posto” dall’amico e biker Carlo. Altre risate, confidenze…e spritz!

Adesso è tardi per davvero, non ci sono scuse: anche questo tour volge al termine. Finisce tra un saluto e una scommessa (a proposito, due Integrali ci entrano nel 45 litri!), con la promessa di rivederci presto e in mente già il prossimo giro.